L’apprendimento permanente consiste in “qualsiasi attività intrapresa dalle persone in modo formale, non formale, informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale” (legge 92 del 28.06.2012, articolo 4, comma 51).
Con l’articolo 4 (commi 51-68) della Legge 92 del 2012, l’Intesa in CU del 20 dicembre 2012 e l’Accordo in CU del 10 luglio 2014 è stato istituito e disciplinato nel nostro Paese l’apprendimento permanente.
“L’apprendimento degli adulti è un elemento essenziale del ciclo dell’apprendimento permanente che copre l’intera gamma di attività di apprendimento formale, non formale e informale, sia generale che professionale, intraprese da adulti dopo aver lasciato il ciclo dell’istruzione e della formazione iniziali” (Risoluzione del Consiglio Europeo 2011/c 372/01 pubblicata sulla GUCE del 20 dicembre 2011).
Il tavolo Interistituzionale sull’Apprendimento Permanente
Con l’Intesa in Conferenza Unificata del 20 dicembre 2012 è stato istituito Il Tavolo Interistituzionale sull’Apprendimento Permanente, che ha il compito, tra gli altri, di elaborare “proposte per la definizione degli standard minimi e linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali”.
Per sostenere l’implementazione dell’apprendimento permanente la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione (DGOSV), promuove, per quanto di competenza, il Piano nazionale di garanzia delle competenze della popolazione adulta in coerenza con la Raccomandazione del Consiglio del 19 dicembre 2016 “Percorsi per il miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti”.
Le reti territoriali per l’apprendimento permanente
Le “reti territoriali per l’apprendimento permanente“ costituiscono le strutture portanti del sistema dell’apprendimento permanente. Comprendono l’insieme dei servizi di istruzione, formazione e lavoro collegati alle strategie per la crescita economica, l’accesso al lavoro dei giovani, la riforma del welfare, l’invecchiamento attivo, l’esercizio della cittadinanza attiva, anche da parte degli immigrati.
La “presa in carico degli adulti”
Le reti, pertanto, rappresentano, i luoghi istituzionali deputati a “prendere in carico gli adulti” e qui il cittadino può accedere a servizi integrati.
Allo sviluppo delle reti territoriali per l’apprendimento permanente concorrono, tra gli altri, le Università, le imprese, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura nonché i Centri per l’Impiego, le Parti Sociali e gli Enti Locali.
Le reti territoriali per l’apprendimento permanente assicurano
- il sostegno alla costruzione, da parte delle persone, dei propri percorsi di apprendimento formale, non formale e informale
- il riconoscimento di crediti formativi
- la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti
- la fruizione di servizi di orientamento lungo tutto il corso della vita.
Ruolo dei CPIA
Il CPIA, in quanto Rete Territoriale di Servizio del sistema di istruzione, deputata a realizzare sia attività di istruzione destinate alla popolazione adulta che attività di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo in materia di istruzione degli adulti, è soggetto pubblico di riferimento per la costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente.
Un punto di riferimento istituzionale stabile
Il CPIA può rappresentare un punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso per coordinare e realizzare – per quanto di competenza – azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento per la “presa in carico” della popolazione adulta.
Il CPIA, inoltre, costituisce il punto di riferimento istituzionale per coordinare e realizzare azioni destinate alla popolazione adulta che favoriscano l’innalzamento dei livelli di istruzione e il consolidamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente.
Piano di garanzia delle competenze della popolazione adulta
Per favorire e sostenere l’implementazione delle Reti territoriali per l’Apprendimento permanente, il Miur ha promosso il Piano nazionale di “Garanzia delle competenze della popolazione adulta”, condiviso nel “Tavolo Interistituzionale sull’Apprendimento Permanente”.
Il Piano si compone delle seguenti cinque azioni:
- Favorire e sostenere la partecipazione dei CPIA alla costruzione e al funzionamento delle reti territoriali per l’apprendimento permanente.
- Favorire e sostenere – in coerenza con quanto previsto da “Agenda 2030” e dalla “Nuova Agenda europea delle competenze” – l’attivazione di “Percorsi di Garanzia delle Competenze” destinati alla popolazione adulta in età lavorativa finalizzati all’acquisizione delle competenze di base (matematiche, alfabetiche, linguistiche e digitali), trasversali (capacità di lavorare in gruppo, pensiero creativo, imprenditorialità, pensiero critico, capacità di risolvere i problemi o di imparare ad apprendere e alfabetizzazione finanziaria).
- Potenziare e consolidare i Centri di ricerca, sperimentazione e sviluppo in materia di istruzione degli adulti, già attivati.
- Favorire e sostenere la piena applicazione ai percorsi di istruzione degli adulti di strumenti di flessibilità e in particolare della “fruizione a distanza”.
- Favorire e sostenere l’attivazione di “Percorsi di Istruzione Integrati” finalizzati a far conseguire, anche in apprendistato, una qualifica e/o un diploma professionale nella prospettiva di consentire il proseguimento della formazione nel livello terziario (universitario e non).
Il Piano è stato recepito nel documento “Implementazione in Italia della Raccomandazione del Consiglio Percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti” – Rapporto ai sensi del Punto 16 della Raccomandazione del Consiglio del 19 dicembre 2016 (2016/C 484/01).
Fonte: https://www.miur.gov.it/tematiche-e-servizi/istruzione-degli-adulti/apprendimento-permanente
Principali risorse normative:
- Decreto Legislativo 13 del 2013
- Risoluzione del Consiglio Europeo 2011/c 372/01 pubblicata sulla GUCE del 20 dicembre 2011
- Decreto del Presidente della Repubblica 263 del 2012
- Legge 92 del 2012